Un nuovo progetto Confesercenti-Cescot lancia i pubblici esercizi del centro storico di Cesena come strumenti di innovazione turistica
Dopo la proposta discussa in un incontro sul centro storico di Cesena con la giunta lo scorso febbraio, la Confesercenti
Cesenate e il Cescot (il Centro di Formazione dell’Associazione) hanno messo ora a punto e presentato al Comune un
articolato progetto che lancia i pubblici esercizi come strumenti di innovazione turistica per una informazione diffusa ai
visitatori della città.
Durante l’incontro di febbraio il sindaco si era detto disponibile a venire incontro alle richieste innovative formulate dalla
Confesercenti di Cesena realizzando un vero e proprio patto per il centro storico e adesso il Comune è chiamato a
recepire questo nuovo progetto.
Ma ecco cosa prevede il nuovo progetto Confesercenti-Cescot, che parte prima di tutto da azioni di formazione
professionale e turistica degli imprenditori.
Ci sarà un intervento formativo finalizzato alla creazione, all’aggiornamento e all’adeguamento delle competenze in
materia turistica dei titolari dei pubblici esercizi del centro storico e dei loro dipendenti. I pubblici esercizi diventano così,
a tutti gli effetti, luoghi di informazione turistica “di base” del centro storico. Con questo Patto formativo si darà
attenzione all’atteggiamento nell’accoglienza turistica, ai rapporti con l’ufficio Iat per valorizzare i punti di forza della
proposta turistica cesenate e conoscere e promuovere gli eventi proposti nel cesenate.Durante gli incontri di formazione
gli imprenditori che aderiranno arriveranno a conoscere approfonditamente Cesena, con le informazioni turistiche di
base, ma anche le cifre delle presenze turistiche, la provenienza dei turisti, le possibilità di pernottamento, con un
approfondimento sui servizi della città (parcheggi, autobus, ecc.) e sulle botteghe storiche. Particolare attenzione anche
sui luoghi della città turistica come la Biblioteca Malatestiana, la Rocca Malatestiana, la Basilica del Monte e le altre
bellezze di Cesena.
Al temine del percorso formativo, quindi, i partecipanti saranno in grado di accogliere il turista, offrire informazioni
turistiche di base, esporre i servizi della città e promuovere gli eventi.
“Con questo progetto – commenta Graziano Gozi, direttore della Confesercenti Cesenate – del tutto originale e
innovativo, puntiamo sui pubblici esercizi quali veri e propri luoghi di informazione turistica diffusa. Cosa importantissima
di questo patto sarà che ai partecipanti del progetto formativo sarà azzerata la tassa di occupazione del suolo pubblico”.
Le lezioni teoriche si svolgeranno in parte in aule attrezzate e in parte saranno svolte direttamente nei luoghi turistici
della città. Ad ogni partecipante sarà rilasciato un attestato di partecipazione, una vetrofania da esporre visibilmente nel
proprio locale; la vetrofania farà comprendere al turista la possibilità di accedere per chiedere informazioni. I partecipanti
si impegneranno a mettere in mostra nel proprio locale i materiali promozionali dell’Ufficio Turistico di Cesena e dei
servizi della città. Potranno essere svolte verifiche per controllare l’effettiva esposizione dei materiali di promozione
turistica, l’atteggiamento di fronte alle richieste di informazione e la capacità di rispondere alle domande.
L’impegno formativo del pubblico esercizio è di far partecipare –gratuitamente- almeno una persona all’intero corso (16
ore) e di far partecipare le altre unità lavorative a percorsi formativi di 8 ore.
Annualmente, per poter accedere al beneficio di azzeramento della tassa di occupazione del suolo pubblico, saranno
svolti specifici corsi di aggiornamento di 8 ore. Nella richiesta che abbiamo formulato al Comune, i corsi dovrebbero
partire già dal mese prossimo (maggio) e dovrebbe permettere ai pubblici esercizi di recuperare i costi eventualmente
già sostenuti per il pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico. “In questo modo – conclude Gozi –
riteniamo che possa diffondersi ulteriormente la collocazione di tavoli all’aperto, esempio tangibile della modalità di
accoglienza ed apertura per una città turistica”.