Michele Boschesi, Presidente Fiarc Parma, entra nella Giunta nazionale
Michele Boschesi, presidente Fiarc Parma e membro della Presidenza regionale e nazionale della Federazione Italiana Agenti e Rappresentanti di Commercio, è stato nominato membro della Giunta nazionale dal confermato Presidente nazionale Antonino Marcianò.
Un incarico importante, che Boschesi accetta con entusiasmo: “Il Presidente ha ritenuto di darmi fiducia proprio in un momento, dopo oltre venti anni di attività, in cui avevo deciso di limitare gli impegni di lavoro in favore della maggiore partecipazione all’attività sindacale”.
Un impegno importante in un momento cruciale per la categoria: “Il nostro è un comparto importante, copre circa il 60 per cento delle transazioni nazionali. Alle difficoltà legate alla pandemia si aggiunge lo stallo di Enasarco: una Presidenza dichiarata due volte illegittima dal Tribunale di fatto blocca l’attività dell’Ente, che non ha potuto dar seguito alla nostra proposta di destinare un anticipo del Firr (Fondo indennità risoluzione rapporto, ndr) agli agenti in difficoltà. Questa situazione paradossale, cui si aggiunge un forte calo di iscritti, circa l’8% per cento, porta un serio rischio di commissariamento per l’Enasarco. Un evento che potrebbe preludere all’inglobamento dell’Ente nell’Inps”.
Ci sono appuntamenti importanti alle porte: “Dobbiamo rinnovare accordi economici collettivi – spiega Boschesi -. Un passaggio importante che dobbiamo affrontare con la consapevolezza che la figura dell’agente di commercio sta cambiando: dobbiamo capire come evolverà e come si dovrà adeguare alla transizione digitale. Dobbiamo farci trovare pronti per stare il più vicino possibile ai nostri iscritti”.
Il commercio digitale non è necessariamente un nemico: “Io credo che possa diventare un’opportunità – conclude Boschesi -; di fatto già oggi l’agente diventa spesso un consulente, inoltre passa più tempo a redigere report che a vendere prodotti. L’e-commerce entra a gamba tesa nel nostro settore e va in qualche modo normato, ma se riusciamo a declinarlo nel modo giusto può diventare motore di evoluzione anche per il nostro lavoro. L’agente di commercio è un imprenditore – conclude Boschesi -, che può gestire il suo lavoro sia in modo tradizionale che in modo digitale, cogliendo tutte le opportunità possibili. Anche per questo stiamo cercando di eliminare il monomandato, che limita l’attività dell’agente, la sua libertà di azione e la possibilità di diversificare il rischio di impresa”.