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Studi di settore: nell’indagine annuale di Confesercenti Emilia Romagna un aumento delle imprese del commercio e del turismo che rispettano i parametri ma sta entrando in vigore un nuovo sistema per il 2017
Aumentano le imprese del commercio, del turismo e dei servizi che rispettano gli studi di settore nel confronto tra gli anni d’imposta 2015 e 2014: è quanto emerge dalla consueta indagine annuale dell’ufficio economico della Confesercenti Emilia Romagna su un campione di 8.288 piccole aziende.
In particolare le ditte congrue più quelle che si sono adeguate agli studi sono passate dal 71,3% del 2014 al 71,7% del 2015(+ 0,4%); inoltre confrontando i dati dal 2006 al 2015 il saldo positivo sale a +6,2%,in quanto le ditte che rispettano gli studi sono passate dal 65,5% del 2006 al 71,7% del 2015.
“Come dimostrano i dati dell’indagine-commenta il Direttore di Confesercenti Emilia Romagna Stefano Bollettinari-le piccole e medie imprese del commercio, turismo e servizi si sono prodigate anche nell’anno d’imposta 2015 per rispettare gli studi di settore facendo registrare un trend di crescita in questa direzione, nonostante la situazione di incertezza e freddezza dei consumi che caratterizza il periodo.
Considerato però che gli studi sono stati aboliti per far posto a partire dall’anno d’imposta 2017 agli “indici sintetici di affidabilità fiscale” che dovrebbero avere una filosofia completamente diversa, non ci resta che auspicare che tale nuovo sistema rappresenti un miglioramento per le micro e piccole imprese rispetto alla situazione attuale e senza alcun appesantimento burocratico.
Ancora non si conoscono i contenuti dei provvedimenti attuativi della nuova normativa e occorrerà verificarne l’adeguatezza alla prova dei fatti”.