Stop agli impianti di sci. Oltre il danno la beffa: protesta di Assoturismo-Confesercenti E.R. Non si può trattare così un settore già allo stremo

Gli operatori del turismo bianco non ci stanno all’ennesimo rinvio dell’apertura degli impianti da sci, soprattutto 24 ore prima dall’avvio della stagione già oramai in parte compromessa.

Il fatto più triste – spiega il presidente di Assoturismo-Confesercenti E.R Filippo Donatiè constatare come non ci sia da parte del ministero una benché minima considerazione della necessità per gli operatori del turismo di una pianificazione delle loro attività, di una tempistica certa; cambiare idea un giorno prima dell’avvio della stagione,  oltre a  non portare guadagno, mette in serie difficoltà non solo le attività ricettive e dei servizi turistici nelle località coinvolte, ma anche i rifugi alpini e tutta la filiera del turismo montano, che in questi mesi hanno investito per garantire tutta la sicurezza sanitaria indispensabile per ripartire e che hanno già assunto  in personale e acquistato prodotti.

Non ci si rende conto delle conseguenze di tali scelte sulla già difficile economia dei territori montani, che rischiano di essere abbandonati se non si garantiscono un Ristory adeguato, liquidità immediata e la revisione del pagamento della Tari all’effettivo numero di giorni di apertura di un’attività. La speranza è quella di rivedere queste zone ripopolate di turisti e un ritorno in totale sicurezza alla quotidianità del lavoro di tutta la filiera.

©Confesercenti Emilia Romagna
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