Apprezzamento di FIVA Confcommercio Emilia Romagna e ANVA Confesercenti regionale per la recente sottoscrizione dell’Intesa sull’applicazione della normativa Bolkestein al Commercio su area pubblica.
“Siamo molto soddisfatti di questo risultato – ha dichiarato il Presidente di FIVA Confcommercio Emilia Romagna Alverio Andreoli – raggiunto grazie all’impegnativo e coraggioso lavoro portato avanti, a tutti i livelli, dalle Federazioni di settore. Con la firma dell’Intesa abbiamo centrato l’obiettivo, non semplice, di coniugare una maggiore concorrenza con l’equità e il rispetto dei diritti acquisiti, valorizzando esperienza e professionalità di tutti gli operatori di settore. Un apprezzamento va anche alla Regione Emilia Romagna, che è stata al fianco della nostra categoria nel contribuire a delineare questa nuova intesa”.
“Il risultato ottenuto – sottolinea Dario Domenichini, presidente regionale di Anva-Confesercenti – è frutto del lavoro collettivo delle associazioni nazionali e territoriali che si sono impegnate fortemente nell’illustrare le richieste delle categorie e creare attorno a queste un clima di condivisione da parte delle Regioni e dei Comuni. Il commercio ambulante svolge in questi ultimi, anche i più distanti e disagiati, nei quartieri delle città, un ruolo fondamentale di servizio alla cittadinanza. Senza i mercati settimanali, senza quelli rionali, gran parte della residenza, in particolar modo quella anziana nei centri storici, non potrebbe avere servizi fondamentali a costi concorrenziali, favorendo di fatto la desertificazione delle città a favore della grande distribuzione”.
Da FIVA Confcommercio Emilia Romagna e ANVA Confesercenti Emilia Romagna viene anche l’apprezzamento per il lavoro svolto dalla Regione Emilia Romagna. La soluzione individuata nell’Intesa, a giudizio delle due Associazioni, rispetta l’impianto della Direttiva Servizi ed è equilibrata perché stabilisce, in sede di prima applicazione, criteri di concessione dei posteggi su aree pubbliche che non vanificano gli investimenti effettuati e l’esperienza professionale degli operatori.
“L’azione condotta a livello nazionale e regionale dalla nostra Organizzazione, insieme all’importante lavoro di confronto e di condivisione con la Regione e con l’Assessorato Regionale al Commercio – ha commentato il Vice direttore Confcommercio Emilia Romagna Pietro Fantini – hanno permesso di intervenire in maniera tempestiva per sciogliere le criticità iniziali e raggiungere, oggi, un’intesa largamente condivisibile, alla luce degli obblighi imposti dall’Europa”.
Per Stefano Bollettinari, Direttore di Confesercenti Emilia Romagna: “l’accordo raggiunto rappresenta un positivo compromesso che premia il paziente lavoro svolto dall’Anva e valorizza la storia e le tradizioni dei nostri mercati e le conquiste che la categoria ha fin qui acquisito. E’ un’intesa che può rilanciare il settore, ridare dinamicità ai mercati e riconfermare i diritti acquisiti, valorizzando la professionalità delle oltre 10 mila imprese del settore a livello regionale e di oltre 700 mercati”.
“L’accordo di programma sulla qualità dell’aria che si apprestano a sottoscrivere il prossimo 26 luglio la Regione Emilia-Romagna, le Province e i Comuni con più di 50.000 abitanti sarà un ulteriore elemento depressivo che si aggiungerà al già pesante contesto economico e andrà a colpire soprattutto i centri storici che, pur essendo gli ambiti di eccellenza per il commercio, il turismo e per la stessa vita sociale, stanno diventando sempre meno accessibili.” È quanto afferma il Presidente di Confesercenti regionale in una nota a commento dell’Accordo sulla qualità dell’aria attualmente in discussione fra Regione e Enti locali. “Nonostante la nuova versione preveda la sospensione del blocco del traffico nel mese di dicembre e fino al 6 gennaio – continua Manzoni – complessivamente si rendono le città meno accessibili non incidendo in modo strutturale sull’inquinamento atmosferico e si penalizzano in modo sostanziale le piccole e microimprese che operano nei centri delle città, introducendo elementi di favore per gli insediamenti commerciali decentrati. L’auspicio è che a livello locale si riesca a usare quella poca flessibilità prevista dall’accordo in maniera positiva”.