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95 tour operator di 40 paesi del mondo incontrano in un Workshop internazionale 400 operatori italiani. Entra nel vivo la 20a edizione della Borsa delle 100 città d’arte
Sabato 28 maggio, dalle ore 9 alle 14 a palazzo Isolani (via Santo Stefano 16) si svolgerà il Workshop commerciale internazionale B2B all’interno della 20a Borsa del Turismo delle 100 Città d’Arte d’Italia organizzata da Confesercenti E.R.
All’iniziativa, riservata agli addetti del settore, parteciperanno 95 tour operator, provenienti da quaranta paesi del mondo fra cui Australia, Canada, Emirati Arabi e Stati Uniti, che incontreranno, su appuntamenti prefissati, oltre 400 imprenditori dell’offerta
Tra i paesi per la prima volta presenti a Bologna vi sono quest’anno Serbia, Colombia, Corea del Sud, Lettonia e Kazakistan e Thailandia.
Dalla prima edizione, nel 1997, la Borsa del Turismo delle 100 Città d’Arte d’Italia ha prodotto numeri importanti. All’evento promozionale in questi vent’anni hanno partecipato oltre 1900 tour operator provenienti da ogni parte del mondo (con una presenza particolarmente significativa da Europa, America e Asia) ed oltre 7500 sono stati i seller provenienti da tutte le regioni d’Italia. In questi vent’anni sono stati più di 50mila i contatti commerciali realizzati per un valore stimato di oltre 20 milioni di euro.
Secondo i dati di una ricerca elaborata dal Centro Studi Turistici di Firenze, commissionata da Confesercenti E.R., le città d'arte continuano a essere uno dei pilastri del turismo italiano e negli ultimi 20 anni questo modo di fare vacanze è cresciuto a un ritmo del +3,5% annuo, generando una spesa complessiva di oltre 16 miliardi (di cui 12 da parte dei turisti stranieri).
In particolare dal 1995 al 2015, nelle città d’arte dell’Emilia Romagna, gli arrivi sono passati da 1,4 milioni a 2,6 milioni (+79,8%) mentre le presenze da 3,2 milioni hanno raggiunto gli oltre 5 milioni (+55,9%). Decisiva è stata la scelta fatta dai turisti stranieri con presenze che hanno raggiunto i due milioni rispetto alle 932mila del 1995 (+121%). Significativa, in vent’anni, anche la domanda interna passata da 2,3 milioni di presenze a quasi 3milioni (+29,5%).
La quota di presenze straniere che hanno scelto le città d’arte emiliano romagnole è passata in vent’anni anni dal 29% del 1995 al 41% del 2015 e va sottolineata la performance di Bologna che, in questo periodo, ha aumentato di 766mila le sue presenze.
Il trend di crescita nelle città dell’Emilia Romagna si è confermato anche dal 2014 al 2015 con arrivi e presenze in aumento rispettivamente del +6,1% (oltre due milioni e mezzo) e +2,3% (oltre cinque milioni). Buoni i dati 2015 dei visitatori (701.315) anche per i musei statali emiliano romagnoli, in crescita del 10% rispetto all’anno precedente.
Alcuni dati emersi dall’indagine condotta dal Centro Studi Turistici di Firenze, commissionata da Confesercenti E.R..