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Qualità dell'aria: inasprite le limitazioni al traffico. Confesercenti E.R. allarmata per le ricadute sulle piccole e medie imprese, no al blocco del traffico a dicembre
Tornano inasprite le limitazioni della circolazione entrate in vigore lo scorso 1 ottobre e valide fino al 31 marzo. Sono diversi anni oramai che i provvedimenti per la qualità dell’aria vengono varati, ma la salubrità delle nostre città non è certamente migliorata e i blocchi del traffico non hanno fatto che aggravare, soprattutto nei centri urbani, una situazione di crisi dei consumi che non sembra rallentare. Con il Piano Regionale Integrato approvato in questi giorni, la situazione peggiorerà ulteriormente. Infatti, il provvedimento prevede un ampliamento delle classi di veicoli oggetto di limitazione e la limitazione della circolazione alle prime domeniche del mese viene estesa anche a dicembre (con sospensione nel periodo natalizio dal 20 dicembre al 6 gennaio) con un ovvia ricaduta economica sulle PMI che proprio in quel periodo hanno l’occasione di riprendere un po’ di fiato.
La Confesercenti E.R. è molto preoccupata per questo ulteriore inasprimento: da tempo, chiede che nel Piano Regionale Integrato per la Qualità dell'Aria si tenga conto della difficoltà in cui si trovano a lavorare le piccole e medie imprese del nostro territorio quando viene limitata la mobilità dei cittadini. Sacrificio peraltro non compensato dai risultati sul problema dell’inquinamento. Confesercenti E.R. ritiene inoltre che gli interventi volti alla riduzione degli inquinanti, debbano essere estesi a livello nazionale ed europeo, altrimenti il rischio è quello che vengano chiesti inutili sacrifici agli imprenditori della nostra regione, quando le emissioni nocive avvengono altrove. Oltre a ciò, per avere dati certi e uniformi sulle emissioni, è necessario che i parametri di riferimento per la loro stima siano le medesime a livello europeo
Per il presidente di Confesercenti E.R. Roberto Manzoni, “è naturale che la salute delle persone debba essere considerata una priorità. Ma in tutti questi anni di blocchi del traffico la situazione non è migliorata. Perciò “errare humanum est, perseverare autem diabolicum” soprattutto quando si vanno ad inasprire provvedimenti che già si sono dimostrati sostanzialmente inutili e soprattutto quando a pagarne le conseguenze è il tessuto economico del territorio con le ovvie e inevitabili ricadute su quello sociale. Per questo motivo è impensabile e inaccettabile limitare il traffico a dicembre, quando i commercianti, soprattutto dei centri urbani, hanno modo di riprendere un po’ di fiato dopo periodi di calo dei consumi. Siamo in attesa degli interventi strutturali richiesti e promessi da tempo. Maggiori investimenti sulle tecnologie sostenibili, un trasporto pubblico capillare ed efficiente, oltre a migliorare la qualità delle città e la vita dei cittadini, potrebbero aiutare anche l’economia del nostro paese”.