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A Firenze presso la Confesercenti il Consiglio di Amministrazione di "Vitrines d'Europe"
Si è svolto oggi a Firenze, presso la sede della Confesercenti del centro storico il Consiglio di Amministrazione di “VITRINES D’EUROPE”, una rete di Associazioni di Commercianti e operatori economici di Italia, Francia, Spagna, Belgio e Portogallo, di cui ANCESTOR Confesercenti è socio fondatore, che ha come scopo principale lo sviluppo del commercio nei centri urbani e il rilancio delle città come centri di crescita economica e sociale.
Oltre alla programmazione del prossimo Congresso Europeo dell’Associazione, che si svolgerà in autunno in Belgio, i dirigenti di Vitrines d’Europe, assieme al direttore di Confesercenti Firenze Alberto Marini, hanno valutato la situazione economica e dei consumi dei vari Paesi europei esprimendo forte preoccupazione per le notevoli difficoltà che stanno vivendo le piccole e medie imprese del commercio, del turismo e dei servizi, nella maggior parte delle situazioni; si tratta a livello europeo di oltre 14 milioni di imprese, con circa 50 milioni di occupati.
Nell’Europa a 27 il complesso del settori dei servizi rappresenta quasi il 70% degli occupati contro il 25% dell’industria e il 5% di occupati in agricoltura e riveste quindi un ruolo strategico nell’ambito dell’economia.
Il consiglio di Amministrazione di Vitrines d’Europe è stata inoltre l’occasione per un incontro a fine mattinata con l’Assessore allo Sviluppo Economico e Turismo del Comune di Firenze Sara Biagiotti, per valutare i problemi più importanti del commercio nei centri storici.
“E’ necessario attuare una politica economica europea che vada oltre l’austerità ma si ponga come obiettivo il ritorno alla crescita – ha sottolineato Stefano Bollettinari, presidente di Vitrines d’Europe e coordinatore dell’Associazione nazionale Centri Storici aderente a Confesercenti – occorre far ripartire l’economia e i consumi in tutti i Paesi europei, migliorare l’occupazione, abbassare la pressione fiscale, attuare una strategia di rilancio delle città anche utilizzando la nuova programmazione dei fondi europei 2014-2020 e sostenere con politiche adeguate le p.m.i. a partire dell’accesso al credito”.
“Il risultato delle politiche di bilancio europee, le liberalizzazioni selvagge applicate nel nostro Paese nel settore del commercio – ha evidenziato Alberto Marini, direttore di Confesercenti Firenze – stanno determinando profondi cambiamenti economici, sociali e nella struttura urbana dei nostri centri storici, a partire da quello di Firenze. Chiudono le attività di vicinato che garantivano un servizio diffuso, aprono attività di somministrazione di scarsa qualità, aumentando la spirale del “panino per il turista”. Occorre il ripristino di alcune regole fondamentali e ripensare il modello di città, che valorizzi l’impresa di qualità e penalizzi la rendita”