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Emilia Romagna: 177 imprese femminili in più nel settore della ristorazione rispetto al 2011, in leggero calo quelle del commercio al dettaglio e della ricettività
Secondo i dati nazionali di Unioncamere, un’impresa su quattro in Italia è rosa. Un risultato apprezzabile considerato che l’incremento delle imprese femminili ha registrato un aumento dello 0,5%, oltre 7mila unità, rispetto a quello più generale delle imprese attestato sullo 0,3%.
A subire meno gli effetti della crisi sono le attività dei servizi di alloggio e ristorazione (+3.640) a differenza di quelle del commercio che hanno subito una flessione (-743).
In leggera controtendenza è la nostra regione, che registra un aumento nel 2012 rispetto all’anno precedente, solo delle attività di ristorazione.
Secondo la Cat Confesercenti E.R. su dati Unioncamere E.R. la consistenza delle imprese femminili attive nel 2012 che hanno svolto l’attività prevalente nel commercio al dettaglio sono state 18.449 (18.759 nel 2011) , nel settore dell’alloggio 1.457 (1.474 nel 2011), nella ristorazione 7.341 (7.164 nel 2011).
Il numero maggiore di imprese al femminile nel settore del commercio al dettaglio e della ristorazione si trova nella provincia di Bologna mentre, per quanto riguarda l’attività ricettiva, primeggia Rimini.
“I dati generali confermano – a giudizio di Paola Morselli responsabile del settore Imprenditoria femminile della Confesercenti E.R. -che la gestione femminile delle imprese è capace di reggere agli scossoni della recessione. E’ incontrovertibile che le donne sono capaci di reinventarsi, attingendo ad un sapere che appartiene loro per tradizione: la ristorazione, valore aggiunto della nostra regione. Sarebbe auspicabile che su questi dati si svolgessero ricerche di tipo sociologico, oltre che statistico, in grado di offrire a chi si troverà a governare il nostro Paese e il nostro territorio, indirizzi precisi e qualificati per lo sviluppo dell’impresa al femminile, in particolare, ma, soprattutto per la ripresa dell’economia più in generale.”