
Il 66% dei cittadini dell’Emilia-Romagna preferiscono acquistare capi d’abbigliamento, calzature e accessori nei negozi indipendenti di vicinato; è il dato che emerge da un’indagine condotta da SWG per conto del CAT Confesercenti Emilia Romagna su un campione rappresentativo della popolazione della regione con età dai 18 ai 65 anni.
L’indagine, che aveva il proprio focus sulle tematiche relative alla sostenibilità nell’ambito del settore moda, è stata presentata, in occasione dell’Assemblea elettiva della Federazione Italiana Settore Moda (FISMO) dell’Emilia-Romagna dal professor Lamberto Cantoni, e di “Analisi della comunicazione della moda” a Scienze della Comunicazione dell’Università di Bologna.
Durante l’incontro, tenutosi a Reggio Emilia, sono anche state analizzate le problematiche delle imprese della distribuzione commerciale del settore, strette fra una concorrenza sempre più imponente e spesso scorretta da parte delle grandi piattaforme dell’online e costi di gestione e tassazioni locali e nazionali in continua crescita. “Eppure – ha affermato il presidente di Confesercenti E.R. Dario Domenichini – a tutti i livelli si continua a sostenere l’importanza anche sociale, oltre che economica del commercio di vicinato, affermazioni a cui però non seguono politiche di sostegno coerenti e il risultato è che si rischia la chiusura di tante imprese e un degrado crescente dei nostri centri storici”.
L’indagine presentata, ha anche evidenziato alcuni dati interessanti derivanti dall’indagine condotta fra le imprese del settore moda sul tema della sostenibilità da cui è emerso come le imprese siano molto/abbastanza informate sui problemi indotti dal mutamento climatico (86%) e il 51% dichiari di aver implementato strategie per ridurre l'inquinamento legato al packaging, il 58% delle imprese utilizza già imballaggi riciclabili o in bioplastica e il 46% ha già cominciato a introdurre soluzioni sostenibili con il 13% che ha componenti di arredo dei propri punti vendita integralmente ecologiche.
“E' estremamente positivo – ha affermato Cantoni – che vi sia una sensibilità diffusa fra le imprese sui temi della sostenibilità ma hanno bisogno di supporti per cogliere questa sfida. E dal momento che i produttori di merci in gran parte risultano opachi alla sostenibilità, questo aiuto può arrivare solo dalle Istituzioni e dalle Associazioni di categoria.
L’Assemblea ha anche eletto la nuova Presidenza regionale della FISMO che avrà il compito di eleggere al proprio interno il nuovo Presidente e indicato Alessandra Tagliaferri delegata all’Assemblea Nazionale della FISMO che si terrà a Roma nei prossimi giorni.
La Presidenza è risultata così composta:
Bologna: Pier Paolo Bedosti e Andrea Tonelli
Ferrara: Roberto Negri e Andrea Rondina
Forlì: Fabio Lucchi
Modena: Luana Donzelli, Barbara Ferrari, Sandra Garuti, Giulio Po e Tadolini Matteo
Parma: Cinzia Carboni, Massimo Curà e Giorgio Vernazza
Piacenza: Filippo Bulla
Ravenna/Cesena: Federico Campori, Riccardo Ricci Petitoni, Mauro Tagiuri
Reggio Emilia: Samanta Davolio e Alessandra Torregiani
Nella foto: la delegata all’Assemblea Nazionale Alessandra Torregiani fra il Presidente Domenichini e la Coordinatrice FISMO di Reggio Emilia, Maioli
