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Il Vice Ministro Misiani a Confesercenti: per ristori alle imprese si supera la logica dei codici ATECO per fare riferimento alla perdita di fatturato
“Nel prossimo decreto ristori, di imminente approvazione, si supererà la logica dei codici ATECO, per riconoscere contributi alle imprese che hanno subito cali di fatturato nel 2020 rispetto al 2019”. Lo afferma Dario Domenichini – Presidente di Confesercenti Emilia-Romagna – che ha partecipato all’incontro fra la Giunta nazionale di Confesercenti e il Vice-Ministro Antonio Misiani, che ha avuto come oggetto la situazione attuale delle imprese e i provvedimenti di prossima emanazione da parte del Governo.
“Il Vice-Ministro – continua Domenichini – ci ha informati del fatto che, per quanto riguarda le imprese, nel corso del 2021 ci saranno più decreti ristori, che non terranno conto della colorazione delle regioni, dei periodi di chiusura e dei codici ATECO ma, appunto il calo del fatturato, partendo da una perdita superiore al 30% sull’anno precedente. Era una nostra richiesta che finalmente ha trovato accoglimento. I ristori riguardanti il 2021, invece, vedranno probabilmente un frazionamento mensile.”
Nel corso dell’incontro il Vice-Ministro ha anche informato delle valutazioni in corso su come attenuare le imposte sospese, l’azzeramento dei minimi contributivi per i lavoratori autonomi e ulteriori periodi di cassa integrazione. Misure che dovrebbero tener conto delle reali perdite subite dalle imprese e di una modulazione degli interventi che veda premiate quelle che hanno subito i maggiori danni.
In questi giorni, la Fiepet Confesercenti (la Federazione dei Pubblici esercizi, ha partecipato a un incontro col Ministro Patuanelli e, successivamente, col Comitato Tecnico Scientifico per verificare la possibilità di modifica alle attuali prescrizioni per le diverse zone e consentire la riapertura graduale delle attività. Proposte su cui il Comitato ha preso l’impegno per una valutazione approfondita.
“La priorità – conclude Domenichini – è ora quella di consentire alle imprese di svolgere la propria attività, per recuperare dignità e più speranze per il futuro”.